L’8 marzo l’Unione europea ha deciso di non decidere e rinviare a maggio la decisione di rinnovare o no la licenza per l’uso di questo erbicida.
Giustamente la gente si preoccupa se sente dire che ci sono tracce di una sostanza potenzialmente cancerogena presente praticamente in ognuno di noi assieme a metalli pesanti, diossina, bisfenolo, ftalati, antibiotici e altre ancora.
L’amara verità però è che il benessere che godiamo in occidente è dovuto anche grazie a questi agenti chimici, ma è un fatto che spesso non si considera.
A differenza di quelli per la salute, i danni all’ambiente ed economici del glifosato sono invece certi, uccide insetti ed uccelli e riduce la biodiversità ma da esso dipendono molti agricoltori è economico ed in molti casi meno dannoso di altri erbicidi.
Ma il problema è un altro, è ormai indispensabile ripensare ad una nuova agricoltura.
Si sapeva da anni che la iperproduzione sarebbe prima o poi diventata insostenibile ed assieme a insetticidi velenosi, liquami tossici, uso smodato di antibiotici nella produzione di carne ce ne era abbastanza di cui preoccuparsi prima che il mondo si concentrasse sul glifosato.
Il punto quindi è quello di trovare un modo economicamente praticabile per rendere sostenibile l’agricoltura trovando alternative ed aiutando gli agricoltori per fare in modo che i generi alimentari siano sani rimanendo accessibili
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