giovedì 12 luglio 2012

La UE dice no a ACTA


Il 4 luglio ultimo scorso il Parlamento Europeo ha votato contro la  approvazione dell'Acta, l'accordo commerciale anti contraffazione che se approvato avrebbe seriamente compromesso la libertà di Internet. La norma prevedeva infatti la corresponsabilità dei fornitori dei servizi. 
Che cos’è l’ACTA . Dietro la sigla ACTA, in inglese Anti-Counterfeiting Trade Agreement, c’è una trattativa internazionale in corso dal 2008, ma che fino a pochi mesi era rimasta poco conosciuta. L’obiettivo dell’accordo è uniformare le leggi internazionali che regolano la proprietà intellettuale, in modo da poter disporre di metodi più efficaci per contrastare la pirateria e la contraffazione, in primo luogo su internet. Negli obiettivi dei promotori ci sarebbe, secondo i critici, anche il controllo sulla produzione di farmaci e vaccini generici a basso costo e sul libero utilizzo di prodotti agricoli brevettati dalle multinazionali del settore.
Sugli effetti che la messa in pratica dell’ACTA potrebbe avere sulla nostra vita quotidiana non ci sono molte certezze, anche perché l’accordo prevede che ogni paese abbia la responsabilità di scegliere gli strumenti per intervenire in caso di violazioni. Quel che sembra probabile è un potenziamento delle singole autorità nazionali di controllo sulle telecomunicazioni (che in Italia è l’AGCOM) e un aumento di responsabilità per i fornitori di servizi internet che, se venissero essere considerati corresponsabili delle attività degli utenti, potrebbero essere spinti a controllarne i movimenti e le azioni online.

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