Da anni la grande industria paga esperti di comunicazione e scienziati accondiscendenti per convincere l'opinione pubblica che il riscaldamento globale non esiste. Una straordinaria inchiesta denuncia della Die Zait/ scritta dalle giornaliste Anita Blasberg e Kerstin Kohlenberg.
Quella
di Marc Morano è la storia di un progetto di disinformazione ben organizzato.
Un esempio da manuale dell’arte della menzogna.
La storia è cominciata più di
vent’anni fa, quando il mondo ha preso coscienza di una realtà terribile;
l’emissione di anidride carbonica riscalda la Terra.
Presto è stato chiaro che
le possibili contromisure sarebbero costate molti miliardi ai settori
industriali.
Soldi che le imprese avrebbero potuto risparmiare se fossero
riuscite a contrapporre al cambiamento climatico qualcosa di diverso: il dubbio
sui risultati della ricerca.
Forse i dati sono sbagliati, forse la Terra non si
sta affatto riscaldando e, anche se sta succedendo, magari è un fenomeno
innocuo, un processo naturale che non ha niente a che fare con le centrali
elettriche a carbone.
In questi anni persone come Morano hanno cercato di
instillare questi dubbi nella testa dei lettori dei giornali, degli spettatori
televisivi, dei giornalisti e dei politici.
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